Agitatore religioso
ebreo. Dopo una vita di fervido ascetismo, venne convincendosi di essere il
messia, l'avvento del quale era da molti atteso per il 1648 o per il 1666. In
tale veste si presentò a Smirne nel 1648, ma venne scomunicato e
allontanato dai rabbini di quella città. Recatosi allora nelle
città di Costantinopoli, Il Cairo, Gerusalemme, vi svolse un'intensa
attività propagandistica; tornato a Smirne nel 1665,
S. fu accolto
trionfalmente da una folla entusiasta. Temendo però le conseguenze di una
tale agitazione popolare, le autorità turche lo arrestarono e lo
condannarono a morte, promettendogli la vita in cambio del rinnegamento dei suoi
principi e della conversione all'Islamismo, cosa che
S. fece nel 1666
(Smirne 1626 - Dulcigno 1676).